Auto, treno, nave e aereo: tutto quello che devi sapere per partire in sicurezza.

«Io e mia moglie abbiamo pianificato un viaggio… Ora che è incinta, può viaggiare?»

Questa è una domanda che mi è stata posta di recente, da un futuro papà piuttosto ansioso.

Come ho già detto in un altro post, la gravidanza non è una malattia. Se tutto procede nel migliore dei modi, la donna deve condurre una vita assolutamente normale e deve continuare a fare le attività che faceva prima, dallo sport, al sesso, ai viaggi.

Quindi… Sì, viaggiare! Ma con le dovute precauzioni.

Viaggi in auto

Niente vieta alla gestante di uscire in macchina, anche da sola. Basta indossare la cintura di sicurezza, che rappresenta una protezione anche per il bambino. Quando il pancione diventa ingombrante, la cintura orizzontale va posizionata sotto la pancia (e non sopra), mentre quella verticale tra i seni.

Se si affronta un viaggio di 2-3 ore, è bene indossare le calze elastiche, che favoriscono il ritorno del sangue venoso, prevenendo così il gonfiore ai piedi.

Se il viaggio supera le 3 ore, è importante avere sempre con sé una bottiglia di acqua, per assicurare la giusta idratazione all’organismo.

Viaggi in treno

Oggigiorno, i viaggi in treno sono molto più comodi rispetto al passato. La futura mamma può tranquillamente viaggiare con questo mezzo. L’unica accortezza da adottare, è quella di camminare spesso lungo il corridoio, in modo da favorire la circolazione. Se si hanno particolari esigenze, alcuni vettori (anche in Italia) mettono a disposizione dei posti riservati alle gravide, e un servizio di assistenza sul treno, che prevede, ad esempio, accompagnamento al bagno o servizio di ristorazione al posto.

Viaggi in nave

Nessun divieto anche per i viaggi in nave. L’unico fastidio può essere rappresentato dalla nausea, perciò sarebbe meglio partire dopo il primo trimestre.

È importante sapere che le compagnie navali richiedono un certificato medico che autorizzi il viaggio, indipendentemente dall’epoca gestazionale. Alla fine del 6o mese, è necessario che il certificato medico attesti lo stato di gravidanza senza complicazioni e l’idoneità ad affrontare il viaggio in nave.

Viaggi in aereo

I viaggi in aereo, se sono di breve durata (ad esempio, 1-2 ore), non creano alcun problema. I viaggi lunghi, invece, sono vietati in quanto aumentano il rischio di trombosi venosa profonda.

In ogni caso, è raccomandato l’uso di calze elastiche, fare esercizi di stretching dei polpacci, camminare spesso nella cabina per riattivare la circolazione e bere molta acqua.

In linea generale, è permesso viaggiare fino alla 36esima settimana di gestazione per le gravidanze singole non a rischio, e fino alla 32esima per le gravidanze gemellari. Anche in questo caso, bisogna munirsi di certificato medico, che attesti la gravidanza non a rischio, l’epoca gestazionale e la data presunta del parto.

Hai altri dubbi sui viaggi? Scrivimi su lina@pancecoccole.it!