Cosa sono gli edemi? E come fare a combatterli? Tutte le risposte in questo post

Tutte le gravide se ne lamentano, soprattutto nel terzo trimestre. Nella maggior parte dei casi, questo fenomeno non ha significato patologico, ma può rappresentare un campanello d’allarme se troppo accentuato oppure diffuso a mani e volto.

Gli edemi: cosa sono?

Con il termine «edema» indichiamo un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo. Nelle zone interessate, questo fenomeno si manifesta con il gonfiore; in gravidanza, il gonfiore interessa principalmente gambe e piedi, per cui parliamo di edemi agli arti inferiori.

Perché compaiono gli edemi in gravidanza?

La comparsa degli edemi in gravidanza è dovuta a: aumento della massa di sangue circolante, aumento della componente liquida del sangue, diminuzione del tono delle pareti venose, aumento della vasodilatazione. Nel terzo trimestre, poi, si aggiunge anche l’aumento di volume dell’utero, che crea un ostacolo al ritorno del sangue verso il cuore. Tutti questi fattori inducono il ristagno del sangue stesso nei vasi periferici (leggi anche il post sulle varici), favorendo così l’accumulo di liquidi, e quindi il gonfiore, soprattutto a livello di piedi e caviglie.

Cosa fare contro gli edemi?

Per prevenire (o combattere) gli edemi agli arti inferiori, basta seguire alcuni piccoli consigli che vi elenco qui:

La comparsa dell’edema deve preoccupare?

In genere, l’edema è un disturbo che non ha significato patologico. Tuttavia, se diventa troppo accentuato oppure interessa altre zone come viso e mani, può rappresentare un campanello d’allarme per una grave patologia quale è la pre-eclampsia.

In questo caso, dovete rivolgervi subito al vostro ginecologo.

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