Un argomento piuttosto discusso negli ultimi tempi. C’è chi è favorevole e chi contrario alla somministrazione di vaccini ai bambini.
Ma se sei in gravidanza oppure stai programmando una gravidanza? Come comportarsi in questi casi? Proviamo a fare chiarezza.
Cosa sono i vaccini?
I vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi, cioè virus o batteri vivi (che però vengono indeboliti) oppure uccisi, da frammenti della loro struttura o da tossine da loro prodotte. Essi vengono iniettati in una persona sana per stimolare la produzione di anticorpi, senza però causare la malattia vera e propria.
N.B.: I vaccini, come qualsiasi altro farmaco, presentano delle controindicazioni. I rischi che derivano da una vaccinazione, però, sono molto inferiori rispetto ai rischi che comporta l’infezione vera e propria da parte del microrganismo.
Quali vaccini si possono somministrare in gravidanza?
In gravidanza si possono somministrare tutti i vaccini che non contengono virus vivi in quanto non hanno effetti nocivi sul bambino. Anzi, è stato osservato che gli anticorpi prodotti dalla madre in seguito alla vaccinazione vengono trasmessi al feto, proteggendolo così da malattie gravi e potenzialmente mortali nei primi mesi di vita.
Raccomandati durante il periodo della gestazione sono:
- Vaccino contro difterite, tetano, pertosse (dTpa), intorno alla 28esima settimana;
- Vaccino anti-influenzale, nel secondo o terzo trimestre.
Quali vaccini sono, invece, controindicati in gravidanza?
I vaccini controindicati durante la gravidanza sono quelli che utilizzano virus vivi attenuati.
Non possono essere somministrati, quindi, i vaccini:
- MPR (morbillo, parotite, rosolia);
- Varicella.
Sto programmando una gravidanza. Come devo comportarmi?
Se stai programmando una gravidanza, dovresti discutere con il tuo ginecologo o la tua ostetrica la possibilità di ricorrere alla vaccinazione. Se non sai o non ricordi di aver avuto una determinata malattia, puoi effettuare il dosaggio degli anticorpi e, in base al risultato, decidere il da farsi: se sei immune (cioè hai già avuto la malattia), non c’è bisogno di fare il vaccino; se, invece, non sei immune, allora puoi scegliere se vaccinarti o meno prima (almeno 4 settimane) di iniziare la gravidanza.
Per maggiori informazioni, ti invito a visitare il sito del Ministero della Salute