Il mese di ottobre, come ogni anno, è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Questo tipo di carcinoma, anche per l’anno 2019, si conferma al primo posto tra i tumori che colpiscono le donne, seguito da colon-retto, polmone, tiroide e utero (vedi cosa dice il portale del Ministero della Salute).
Cosa intendiamo per prevenzione?
Per prevenzione si intende l’insieme di azioni finalizzate ad impedire o ridurre il rischio che si verifichi un evento sfavorevole (nel nostro caso, il tumore).
Fare prevenzione, quindi, non significa solo andare dal medico e fare la visita, ma mettere in atto tutta una serie di azioni che ci permettono di conservare il nostro stato di salute, o quantomeno di ridurre il rischio che la malattia si presenti.
In che modo possiamo fare prevenzione?
Il primo passo da fare è modificare il proprio stile di vita quando ancora si sta bene (Prevenzione primaria). È stato dimostrato, infatti, che abitudini scorrette come un’alimentazione sbilanciata oppure uno stile di vita sedentario, aumentano il rischio di insorgenza della patologia tumorale.
7 consigli per mantenere il nostro benessere
- Eliminare abitudini sbagliate come fumo e alcool
- Praticare uno stile di vita attivo (che non significa per forza fare sport, basta anche una passeggiata di 30 minuti al giorno)
- Mantenere un peso adeguato
- Mangiare più frutta e verdura
- Evitare il consumo eccessivo di carni rosse
- Non introdurre quantità eccessive di zuccheri, sale e grassi
- Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno)
Fatto il primo passo (che spesso in realtà è il secondo perché segue la visita medica), è importante programmare periodicamente dei controlli, anche se non abbiamo alcun sintomo: questo ci permetterà di individuare in maniera precoce la malattia, con una percentuale più alta di guarigione.
Prevenzione del tumore al seno: quali controlli sono consigliati?
Un esame semplice, che possiamo effettuare anche da sole, è la palpazione del seno (di cui parlerò nel dettaglio nel prossimo post): si tratta di uno strumento che ci aiuta a familiarizzare con le nostre mammelle e ad individuarne precocemente le irregolarità, qualora ve ne fossero.
Per le donne in età fertile (fino a 40 anni) è raccomandata l’esecuzione di un’ecografia mammaria ogni anno, mentre per le donne che abbiano superato i 40 anni è raccomandata la mammografia ogni due anni.