Allattare al seno, alla Reggia di Caserta il Baby Pit Stop UNICEF

L’area riservata alle mamme e ai bimbi dove sarà possibile «fare il pieno di latte».

Care amiche mie!

Come vi ho già anticipato, il giorno 8 marzo verrà inaugurato all’interno della Reggia di Caserta, precisamente in una saletta attigua alla prima Retrostanza dell’Ottocento, un’area dove le mamme potranno allattare al seno in tutta tranquillità. Quest’area avrà il nome di Baby Pit Stop!

Da Caserta arriverà, quindi, la risposta ai fatti di Biella, dove una mamma è stata cacciata dall’ufficio postale perché stava allattando in pubblico. Nonostante si tratti di un gesto assolutamente naturale, esistono ancora persone che lo trovano scandaloso ed inopportuno.

Probabilmente, non tutti sanno che il latte materno è il miglior alimento per il neonato, perché è ricco di nutrienti, è sempre alla giusta temperatura ed è sempre disponibile, ogni volta che il piccolo lo desidera. Allora perché non incentivarlo?

E così, lo scorso 9 febbraio, in qualità di volontaria del Comitato UNICEF di Caserta, ho avuto il piacere di assistere alla stipula della convenzione tra Emilia Narciso, Presidente del Comitato Unicef di Caserta, il direttore della Reggia Mauro Felicori e il direttore sanitario dell’Asl di Caserta Arcangelo Correra.

Ma vi state sicuramente chiedendo: cos’è di preciso il Baby Pit Stop?

Il Baby Pit Stop è un’area dedicata a tutte le mamme, dove si può allattare e fare il cambio di pannolino in tutta comodità.

La saletta sarà allestita con una comoda sedia idonea all’allattamento, un fasciatoio per il cambio del pannolino, opuscoli informativi dell’UNICEF e un’area gioco. Tutto l’arredamento sarà fornito da Ikea, che è partner dell’iniziativa. Possono usufruire del Baby Pit Stop anche le mamme che utilizzano il biberon, o che vogliono semplicemente riposarsi per un po’. Il servizio è completamente gratuito e rientra tra le iniziative Unicef volte alla tutela dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Vi aspetto tutte l’8 marzo per l’inaugurazione!


Baby Fit Gym, allenati (e torna in forma) con il tuo bambino

Ecco il programma di allenamento ideato dalla mamma e personal trainer Kristy.

Care amiche! Come promesso, oggi vi parlerò di Baby Fit Gym!

Baby Fit Gym è un programma di allenamento ideato da una mamma e personal trainer americana, Kristy.

Dopo la nascita del figlio Tucker, Kristy ha ben presto scoperto di non avere tempo per andare in palestra. È riuscita però a trovare una soluzione per ritrovare la sua forma fisica: allenarsi a casa o al parco.

Il suo programma di allenamento, prevede esercizi semplici per allenare braccia, gambe e glutei, mentre svolge le normali attività casalinghe, come fare il bucato o dar da mangiare al piccolo, oppure mentre è al parco a passeggiare. Ma non è tutto: Tucker non è solo una compagnia per la sua mamma, ma la aiuta nei suoi esercizi fungendo da «peso»!

L’anno scorso, è arrivato anche il secondo figlio, che rende ancora più divertenti le avventure di questa mamma!

Dal suo blog, è possibile scaricare una guida, che contiene un programma completo di allenamento per un mese, al costo di 20 dollari. Così, tutte le neomamme possono seguire i suoi consigli e ritornare in forma!


Vitamine in gravidanza: tre cose che devi sapere

Utilità (e controindicazioni) di questi importanti micronutrienti.

Cosa sono le vitamine? Perché devo prenderle durante la gravidanza? Sono davvero necessarie o posso anche farne a meno?

Queste sono alcune delle perplessità espresse dalle mamme in attesa in occasione della prima visita medica. In questo post, proveremo a fare chiarezza sulle vitamine e sulla loro utilità durante la gestazione.

Cosa sono e dove si trovano le vitamine?

Le vitamine sono sostanze indispensabili per l’organismo umano. Il loro nome significa «amine della vita», proprio a sottolineare il ruolo importantissimo che svolgono per la nostra salute (se non l’hai già fatto, leggi anche il post sull’acido folico). Una loro carenza, infatti, può provocare gravi stati di malessere. Sono contenute negli alimenti, sia di origine animale che di origine vegetale, in dosi piccolissime che però soddisfano il fabbisogno giornaliero.

Sono davvero così importanti le vitamine in gravidanza?

Sì, le vitamine sono indispensabili durante la gravidanza perché contribuiscono al corretto sviluppo del feto. Tuttavia, in dosi eccessive possono essere teratogene (cioè possono causare malformazioni, come nel caso della vitamina A).

In genere, una corretta alimentazione assicura il giusto apporto di vitamine, quindi non è necessario ricorrere alla supplementazione. In casi particolari, però, il medico può decidere di prescrivere degli integratori per sopperire ad una carenza di questi micronutrienti.

Sono vegetariana/vegana: ho bisogno di integrare le vitamine?

Le donne vegetariane/vegane sono spesso soggette a carenze di vitamine e ferro. In questo caso, è importante aumentare il consumo di legumi, frutta secca, verdure con foglie di colore verde scuro, pane integrale e cereali, uova e latticini. Se questo non basta, allora sì, è necessario integrare le vitamine con gli appositi integratori.


Sono incinta: posso viaggiare?

Auto, treno, nave e aereo: tutto quello che devi sapere per partire in sicurezza.

«Io e mia moglie abbiamo pianificato un viaggio… Ora che è incinta, può viaggiare?»

Questa è una domanda che mi è stata posta di recente, da un futuro papà piuttosto ansioso.

Come ho già detto in un altro post, la gravidanza non è una malattia. Se tutto procede nel migliore dei modi, la donna deve condurre una vita assolutamente normale e deve continuare a fare le attività che faceva prima, dallo sport, al sesso, ai viaggi.

Quindi… Sì, viaggiare! Ma con le dovute precauzioni.

Viaggi in auto

Niente vieta alla gestante di uscire in macchina, anche da sola. Basta indossare la cintura di sicurezza, che rappresenta una protezione anche per il bambino. Quando il pancione diventa ingombrante, la cintura orizzontale va posizionata sotto la pancia (e non sopra), mentre quella verticale tra i seni.

Se si affronta un viaggio di 2-3 ore, è bene indossare le calze elastiche, che favoriscono il ritorno del sangue venoso, prevenendo così il gonfiore ai piedi.

Se il viaggio supera le 3 ore, è importante avere sempre con sé una bottiglia di acqua, per assicurare la giusta idratazione all’organismo.

Viaggi in treno

Oggigiorno, i viaggi in treno sono molto più comodi rispetto al passato. La futura mamma può tranquillamente viaggiare con questo mezzo. L’unica accortezza da adottare, è quella di camminare spesso lungo il corridoio, in modo da favorire la circolazione. Se si hanno particolari esigenze, alcuni vettori (anche in Italia) mettono a disposizione dei posti riservati alle gravide, e un servizio di assistenza sul treno, che prevede, ad esempio, accompagnamento al bagno o servizio di ristorazione al posto.

Viaggi in nave

Nessun divieto anche per i viaggi in nave. L’unico fastidio può essere rappresentato dalla nausea, perciò sarebbe meglio partire dopo il primo trimestre.

È importante sapere che le compagnie navali richiedono un certificato medico che autorizzi il viaggio, indipendentemente dall’epoca gestazionale. Alla fine del 6o mese, è necessario che il certificato medico attesti lo stato di gravidanza senza complicazioni e l’idoneità ad affrontare il viaggio in nave.

Viaggi in aereo

I viaggi in aereo, se sono di breve durata (ad esempio, 1-2 ore), non creano alcun problema. I viaggi lunghi, invece, sono vietati in quanto aumentano il rischio di trombosi venosa profonda.

In ogni caso, è raccomandato l’uso di calze elastiche, fare esercizi di stretching dei polpacci, camminare spesso nella cabina per riattivare la circolazione e bere molta acqua.

In linea generale, è permesso viaggiare fino alla 36esima settimana di gestazione per le gravidanze singole non a rischio, e fino alla 32esima per le gravidanze gemellari. Anche in questo caso, bisogna munirsi di certificato medico, che attesti la gravidanza non a rischio, l’epoca gestazionale e la data presunta del parto.

Hai altri dubbi sui viaggi? Scrivimi su lina@pancecoccole.it!


Cinque cose che devi sapere sull'acido folico in gravidanza

A cosa serve (e come assumere) la vitamina che previene i difetti del tubo neurale.

Quante volte avete sentito parlare dell’acido folico? Sicuramente tante. Vi siete mai chieste che cos’è e perché è così importante assumerlo in gravidanza?

1. Che cos’è l’acido folico?

L’acido folico è una vitamina e perciò viene anche chiamato vitamina B9. Non viene prodotto dall’organismo e per questo deve essere assunto con il cibo (hai letto la mini guida sull’alimentazione?). Il fabbisogno giornaliero di questo micronutriente in condizioni normali è di circa 0,2 mg.

2. Quali cibi contengono acido folico?

L’acido folico è contenuto sia in alimenti di origine vegetale che di origine animale (uova, fegato e frattaglie). In generale, però, sono gli alimenti di origine vegetale ad avere un miglior contenuto di acido folico:

  • Asparagi

  • Broccoli

  • Carciofi

  • Cavolfiori

  • Cavolini di Bruxelles

  • Agrumi (arance e mandarini)

  • Legumi ( fagioli, ceci, lenticchie, piselli)

  • Kiwi

  • Lattuga

  • Frutta secca (noci, mandorle, nocciole)

  • Pomodori

  • Spinaci

3. Perché è importante assumere acido folico in gravidanza?

L’acido folico in gravidanza è importante perché previene i difetti del tubo neurale a carico dell’embrione.

4. Che cosa sono i difetti del tubo neurale?

I difetti del tubo neurale (DTN) sono malformazioni del sistema nervoso centrale, che originano da una anomala chiusura del tubo neurale durante lo sviluppo embrionale.

Per essere più chiari, queste malformazioni riguardano la colonna vertebrale, che non si chiude nella maniera corretta, a livello o della testa o del sacro.

I DTN sono rappresentati da: spina bifida, anencefalia, encefalocele.

 

5. Quando assumere l’acido folico? E quali dosi sono raccomandate?

L’assunzione di acido folico deve cominciare almeno 3 mesi prima del concepimento e deve proseguire per tutto il primo trimestre di gravidanza.

Le dosi raccomandate sono di 0,2 mg al giorno (che si raggiungono con una corretta alimentazione) più un’integrazione di 0,4 mg ( esistono degli integratori di folati che trovi tranquillamente in farmacia).

Nelle donne a rischio, cioè con precedente gravidanza e/o familiarità per DTN, la dose giornaliera raccomandata è di 4 – 5 mg.

Hai altre domande sulla supplementazione di acido folico? Scrivimi a lina@pancecoccole.it


iMamma Workout, in forma anche dopo il parto

L’app che promette di farti ritrovare la forma fisica dopo aver partorito

La maternità è un periodo molto delicato nella vita di una donna. Con l’arrivo di un bambino, infatti, le abitudini (non solo della donna, ma anche della coppia) cambiano completamente, in funzione delle esigenze del nuovo arrivato. Il tempo da dedicare  alla propria persona diminuisce, e nella maggior parte dei casi si finisce per trascurare sé stesse e il proprio partner. Per questo è molto importante riuscire a ritagliarsi un piccolo spazio di tempo da dedicare alle attività che  piacciono di più, dalle coccole con il marito a un po’ di sano sport.

iMamma Workout ti aiuta proprio in questo: praticare una moderata attività fisica direttamente a casa tua, senza doverti allontanare dal tuo piccolino. L’app, disponibile per iOS e Android, contiene 3 livelli di allenamento (facile – intermedio – avanzato) da scegliere in base alla tua condizione fisica ( ti consiglio comunque di cominciare sempre dal primo livello), e c’è la possibilità di allenare anche solo una parte specifica del corpo. Tutti gli esercizi sono spiegati attraverso immagini e brevi descrizioni, e troverai anche un programma di allenamento con il passeggino, così puoi coinvolgere anche tuo figlio e unire l’utile al dilettevole! ( A proposito, hai letto anche il post sulla GroovaRoo Dance?)

Prima di cominciare ad allenarti, l’applicazione ti consiglierà di aspettare almeno 6 settimane dal parto spontaneo, e almeno 8 settimane dal taglio cesareo.

Io, invece, ti consiglio di rivolgerti prima al tuo medico o alla tua ostetrica: loro sapranno dirti con certezza quando sei fisicamente pronta a fare sport!


Rapporti sessuali durante la gravidanza: sì o no?

Le risposte a sei tra le più comuni domande sui rapporti sessuali in gravidanza.

A quante coppie è capitato di interrompere i rapporti sessuali durante la gravidanza, per paura di fare male al bambino?

Quante di voi, future mamme, non si sentono più belle ed attraenti, e perciò sono inibite?

E quanti di voi, futuri papà, non toccano più la propria moglie perché, con la gravidanza, è diventata il simbolo della maternità?

Il sesso è sempre un argomento molto delicato da affrontare, quasi un tabù. Ancora di più se la coppia è in attesa di un bambino. In questo post, troverai le risposte alle più comuni domande sui rapporti sessuali in gravidanza.

1.  Sono incinta: posso continuare a fare sesso?

Certo che sì!

Il rapporto sessuale è un atto assolutamente naturale nella vita di coppia: rappresenta un modo di comunicare, di dimostrare l’amore che si prova verso il partner o, semplicemente, un modo per soddisfare un piacere puramente fisico.

Se la gravidanza procede senza problemi, perché interrompere un’attività così piacevole?

Anzi, ti dirò di più: a fine gravidanza, per stimolare l’avvio del travaglio, sarà il ginecologo o l’ostetrica a consigliarti di avere rapporti. Questo perché nello sperma sono contenute le prostaglandine, che provocano le contrazioni uterine.

2. Il bambino si farà male durante il rapporto?

Assolutamente no!

Il piccolo si trova nell’utero, ben protetto dal suo sacco amniotico. Qualche piccolo urto o qualche piccola contrazione, non creeranno alcun danno, anzi! La sensazione di benessere e appagamento che proverai con l’orgasmo  non faranno altro che renderlo felice, e soprattutto più vivace!

3. Sono incinta di poche settimane e non ho voglia di fare l’amore: è normale?

Sì, è normale. Durante i primi tre mesi, la tempesta ormonale e la stanchezza possono causare un calo del desiderio. Oppure, può capitare che non ti vedi più bella ed attraente, e questo ti porta a rifiutare le attenzioni del tuo partner. Ma niente paura: superato il primo trimestre, ti sarai abituata al tuo «nuovo» corpo, ti sentirai ancora più bella e femminile, e la tua voglia di fare l’amore tornerà quella di prima, o addirittura aumenterà!

4. Ho un pancione enorme: che posizione dobbiamo adottare?

Nel terzo trimestre, le dimensioni della pancia possono causare qualche difficoltà durante l’amplesso. Il problema si risolve cambiando posizione: puoi metterti tu sopra, oppure potete distendervi entrambi sul fianco, con lui davanti o dietro di te. Ovviamente, potete sperimentare anche altre posizioni, purché il pancione non sia da ostacolo… Via libera, quindi, alla fantasia!

5. La mia donna è diventata per me un qualcosa di puro e intoccabile, ora che aspetta un bambino. Non riesco proprio ad avvicinarmi… È normale?

Sì, è normale. Molti uomini sperimentano un sentimento del genere: la moglie gravida, quindi «piena» del loro figlio, smette di essere una donna e diventa una mamma, quindi un qualcosa di puro ed «inviolabile». Si tratta essenzialmente di un blocco psicologico, che tu papà devi cercare di superare con l’aiuto della tua partner. Lei ti aiuterà cercandoti e stuzzicandoti di più, mentre tu devi dimostrarle che lei continua ad essere la donna più bella e sexy del mondo, nonostante il pancione.

6. Esistono delle controindicazioni ai rapporti sessuali in gravidanza?

Sì, vi sono alcune condizioni in cui i rapporti sessuali sono sconsigliati, come:

  • Minaccia di aborto

  • Minaccia di parto prematuro

  • Placenta previa

  • Rottura intempestiva delle membrane (cioè rottura delle acque al di fuori del travaglio).


GroovaRoo Dance, allenarsi con il proprio bambino

Cosa succede quando la danza incontra il babywearing? Nasce GroovaRoo Dance!

L’idea è di due genitori americani, Amber e Meeshi Anjali, che hanno pensato di unire le loro due passioni (Meeshi è un insegnante di danza, Amber invece ha lavorato come tata) per creare un corso di danza rivolto specificamente ai neogenitori.

La particolarità sta nel fatto che mamma o papà ballano «indossando» i loro bambini nel marsupio. Sì, avete capito bene! I piccoli partecipano alle lezioni stando comodamente adagiati sul petto dei genitori!

Come tutte le mamme sanno, subito dopo il parto il tempo da dedicare a sé stesse diminuisce. Perché quindi, non ritagliarsi un momento per fare attività fisica, rendendo partecipe  anche il bambino?

L’obiettivo di GroovaRoo Dance è proprio questo. Allo stesso tempo, questo tipo di danza (oltre ai benefici strettamente connessi al movimento) aiuta i genitori a creare un legame o bonding più profondo con il proprio figlio e migliora anche lo sviluppo senso-motorio dei bambini.

Ovviamente il corso è rivolto anche ai papà che vogliono divertirsi e condividere del tempo con i figli!


Pregnancy Workout, in forma anche in gravidanza

Tanti esercizi per te da svolgere comodamente a casa.

Se sei una donna fit e vuoi tenerti in forma anche adesso che sei in dolce attesa, Pregnancy Workout è l’app adatta a te!

Disponibile e gratuita per Android e iOS, Pregnancy Workout contiene un programma di allenamento adatto alla gravidanza, che puoi svolgere comodamente a casa tua.

Gli esercizi proposti sono molto semplici, e sono suddivisi per trimestre e per serie, ciascuna da 20 minuti.

Ad esempio, la prima serie di esercizi si chiama Routine 1 e ha una durata di 20 minuti. Solo quando hai finito la Routine 1, sarai in grado di sbloccare la seconda serie, o Routine 2, e così via fino alla Routine 5.

I vari esercizi sono mostrati attraverso dei video, in maniera pratica e veloce, ma se hai bisogno di maggiori spiegazioni, basta cliccare sul punto interrogativo e troverai una breve descrizione di ognuno di essi.

L’unico neo è rappresentato dalla lingua: l’applicazione, infatti, è solo in inglese. Questo però non la rende complicata, anzi…

I video sono talmente semplici e chiari, che sono alla portata di tutti!

Quindi, cosa aspetti ad allenarti?


Tre cose che devi sapere sullo sport in gravidanza

Dal mal di schiena al peso eccessivo: ecco a cosa serve tenersi in allenamento durante la gravidanza.

«Aspetti un bambino, non puoi fare sport. È rischioso». Care future mammine, a quante di voi vengono offerti consigli del genere? Magari da amiche e parenti, oltremodo preoccupate per la vostra salute?

Prima regola da ricordare: la gravidanza non è una malattia!

È un evento del tutto naturale nella vita di una donna, e perciò va vissuto con serenità, senza eccessive ed inutili preoccupazioni. Se la mamma in attesa sta bene e vuole praticare attività fisica, allora perché non dovrebbe? Certo, è anche importante avere buonsenso; ma, a meno che non ci siano particolari controindicazioni, lo sport in gravidanza fa bene, sia alla mamma che al bambino!

Perché fare attività sportiva in gravidanza?

L’attività sportiva in gravidanza apporta molti benefici:

  • migliora la circolazione sanguigna, prevenendo o migliorando il gonfiore alle gambe e ai piedi;
  • migliora il tono muscolare, così da alleviare il mal di schiena;
  • contribuisce a tenere il peso sotto controllo (hai letto il post su come tenere d'occhio il peso in gravidanza?);
  • diminuisce lo stress;
  • favorisce il sonno e il buonumore.

Inoltre, fare attività fisica permette alla gestante di arrivare più «allenata» al momento del parto!

Quale sport si può praticare durante la gravidanza?

In generale, si può praticare qualsiasi tipo di sport, purché non vi sia il rischio di cadute e traumi all’addome (come l’equitazione o la lotta). Quindi va bene un po’ di jogging, così come il nuoto, l’acquagym, lo yoga, l’acquamotricità prenatale (corsi specifici per gestanti, organizzati in acqua), la ginnastica a corpo libero, la danza, ma anche una bella passeggiata all’aria aperta, se non si è abituate a fare movimento. L’importante è muoversi in maniera dolce e non affaticarsi.

Esistono delle controindicazioni allo sport in gravidanza?

Lo sport in gravidanza è controindicato solo se vi sono delle particolari condizioni, come minacce d’aborto, placenta previa e ritardo di crescita del bambino, per cui invece è raccomandato il riposo a letto.