Come tenere d'occhio il peso durante la gravidanza

Ecco la tabella che ti aiuterà a calcolare il giusto aumento durante la gestazione

Come ti ho già spiegato nella mini-guida su cosa puoi mangiare e cosa no durante la gravidanza,  alimentarsi in maniera sana e corretta durante la gestazione è importante perché ti permette di assumere tutti i nutrienti di cui hai bisogno, senza mettere su troppi chili.

Ma perché è così importante il peso in gravidanza?

Il giusto aumento di peso è importante sia per la tua salute che per il buon esito della gravidanza stessa. Un aumento di peso eccessivo, infatti, è correlato ad una maggiore incidenza di ipertensione, gestosi, diabete gestazionale, macrosomia fetale (ossia nascita di un bambino con peso superiore a 4 kg), parto pretermine e obesità infantile. Viceversa, anche uno scarso aumento di peso comporta una serie di rischi, come il parto prematuro e basso peso alla nascita del neonato.

Allora qual è il giusto aumento di peso in gravidanza?

L’aumento di peso non deve essere «standard» per tutte le donne, perché ogni donna ha una storia e una condizione fisica diversa dall’altra.

Il giusto aumento di peso può essere determinato, dal ginecologo o dall’ostetrica, in occasione della prima visita, calcolando il tuo Indice di Massa Corporea (IMC o BMI).

In pratica, sarà l’IMC a dire quanti kg devi mettere su complessivamente a fine gravidanza, in base alla tua condizione di partenza.

Ecco qui una tabella che riassume la condizione di partenza della madre e l’aumento ponderale totale a fine gravidanza.

Donna all’inizio della gravidanza

Aumento totale del peso

Normopeso

(IMC tra 18,5 e 25)

Tra 11,4 e 14 Kg

Sovrappeso

(IMC tra 25 e 30)

Tra 7 e 9 kg

Obesità

(IMC >30)

Circa 7 kg

Sottopeso

(IMC <18,5)

Tra 12,5 e 18 kg

 


iBimbo, l’app studiata dalle mamme per le… mamme!

Sei appena tornata dall’ospedale e hai difficoltà nella gestione quotidiana del tuo bambino? iBimbo può fare al caso tuo!

Questa applicazione, realizzata con l’aiuto di ingegneri, mamme e pediatri, è pensata per monitorare tutte le attività del neonato in maniera facile e veloce, tenendo conto del poco tempo a disposizione delle neomamme. Grazie ad iBimbo (hai letto il post su Sprout, l’app che aiuta le neomamme?), disponibile per iOS e Android, ricorderai:

  • Quante volte hai allattato al seno;
  • Quante volte hai usato il biberon o la tiralatte;
  • Quando il tuo piccolino ha assunto le vitamine D e K.

Inoltre, l’app ti permette di registrare la frequenza dei cambi di pannolini, i ritmi del sonno, il bagnetto, il peso, l’altezza e il momento in cui spuntano i primi dentini. E quando sarà arrivata l’ora dello svezzamento, potrai seguire anche la frequenza delle pappe comodamente attraverso il tuo smartphone. Molto interessante è la sezione delle informazioni mediche, dove troverai tutte le risposte riguardanti i disturbi più frequenti presentati dai neonati.

Insomma, imparare a gestire il tuo bambino non è mai stato così semplice!


Aspetti un bambino? Ecco cosa puoi mangiare (e cosa no)

Posso mangiare tutto quello che voglio ora che aspetto un bambino, o c’è qualche cibo che devo evitare?

Devi sapere, innanzitutto, che durante la gravidanza (hai letto il post: «I 5 segni per riconoscere una gravidanza»?) il tuo fabbisogno energetico aumenta. Questo però non significa che devi mangiare per due, come si credeva in passato. Devi solo imparare a seguire un’alimentazione corretta, sana e varia che permetta a te e al tuo piccolo di assumere tutti i nutrienti di cui avete bisogno, senza farti mettere su troppo peso. Quindi «sì» ai tre pasti principali ( colazione, pranzo e cena), ma «sì» anche agli spuntini!

COLAZIONE

La colazione è il pasto più importante. Ti serve a cominciare la giornata con il piede giusto!

Il latte non deve mancare, perché è la fonte principale di calcio, essenziale per lo sviluppo delle ossa di tuo figlio. Puoi accompagnare la tazza di latte con delle fette biscottate e del miele o marmellata.

E se hai voglia di una tazzina di caffè? Nessun problema! Puoi berne tranquillamente, purché non superi le 3 tazzine al giorno.

SPUNTINO

Per lo spuntino puoi scegliere un frutto.

La frutta è ricca di acqua, vitamine, minerali e fibre, indispensabili durante la gravidanza. Quindi, puoi concederti porzioni abbondanti di frutta, anche più volte al giorno!

PRANZO

A pranzo è bene mangiare un piatto di pasta o riso. Questi prodotti costituiscono la fonte maggiore di carboidrati, e quindi di energia, e vanno perciò assunti tutti i giorni. Puoi cucinarli aggiungendo i legumi, che contengono proteine, o la verdura, che è fonte di acqua, vitamine, minerali.

Il secondo deve essere a base di carne (rossa o bianca) o pesce. Questi alimenti sono ricchi di proteine, fondamentali per la crescita del feto. La carne rossa contiene inoltre una buona quantità di ferro, importante per prevenire e contrastare l’anemia materna. Il pesce, invece, è importante anche per il suo contenuto in vitamine, minerali e acidi grassi, in particolare omega-3, la cui richiesta è aumentata durante lo sviluppo fetale.

E se non hai voglia né di carne né di pesce? Puoi sempre mangiare le uova oppure del formaggio, preferibilmente stagionato, come il parmigiano.

Associa sempre un contorno a base di verdure e concludi il pasto con un frutto.

SPUNTINO

Puoi scegliere un frutto o, se preferisci, uno yogurt.

CENA

Se hai mangiato carboidrati a pranzo, a cena è preferibile evitare. Puoi però accompagnare il pasto, a base di carne o pesce, con una fetta di pane, un contorno a base di verdura e un frutto.

E per quanto riguarda le bevande?

Devi bere almeno due litri di acqua al giorno, per contrastare la ritenzione idrica e avere la giusta idratazione. A pranzo e a cena puoi bere anche un bicchiere di vino: non ti crea problemi, ma anzi stimola la digestione!

E cosa devi evitare?

I cibi da evitare non sono molti, fortunatamente! È necessario non consumare quelli crudi ( carne, pesce, molluschi) perché possono essere veicolo di infezioni. Per lo stesso motivo, vanno evitati gli insaccati e i formaggi molli, come il brie e il camembert. Vietati anche i superalcolici, che possono causare notevoli danni al feto.

Hai altre domande o curiosità sull’alimentazione? Se vuoi, puoi scrivermi a lina@pancecoccole.it


Maschio o femmina? Come si stabilisce il sesso del nascituro?

È la domanda che di frequente si pongono i futuri genitori una volta scoperta la gravidanza. Certo, è presto per saperlo, tuttavia…

Forse non tutti sanno che il sesso del nascituro viene determinato geneticamente al momento della fecondazione, ossia quando lo spermatozoo penetra nella cellula uovo, dando origine allo zigote, cioè alla prima cellula dell’embrione. Da questa cellula, si formeranno poi tutti i tessuti e gli organi, tra cui quello sessuale. Attraverso l’ecografia, sarà possibile vederlo già intorno alla 14esima  settimana; tuttavia, molti medici non si sbilanciano e rimandano la notizia all’ecografia morfologica. Con questo esame, infatti, effettuato intorno alla 22esima  settimana di gravidanza (cioè al quinto mese) si avrà la certezza sul sesso, in quanto il bambino sarà abbastanza grande da poter essere «studiato» in tutte le sue parti.

Ora però, voglio parlarvi di qualche simpatica usanza locale. Nel mio paese d’origine, parliamo quindi della provincia di Caserta, le donne anziane erano solite insegnare alle figlie gravide, e di conseguenza anche alle nipoti, una sorta di «giochi» o «rituali» che, secondo la tradizione, erano in grado di predire se il bambino in arrivo fosse maschio oppure femmina. Ricordiamo che fino alla fine degli anni ‘70 non esisteva l’ecografia, e quindi era impossibile «vedere» il feto all’interno dell’utero… Così, si affidavano a metodi alternativi!

  • IL CIONDOLO

Questo gioco si basa sull’utilizzo di una collana con un ciondolo, che deve essere fatta dondolare su una superficie. Si dà quindi una spinta e la collana comincia a muoversi. Se la collana si ferma subito, sarà un maschio; se invece continua a dondolare, allora sarà femmina.

  • LA PANCIA

Secondo molte donne, la forma del pancione è correlata al sesso del nascituro: se la pancia è appuntita, allora il piccolo è maschio; se invece, la pancia è più normale, più distribuita su tutta la superficie, si tratterà di una femmina.

E tu? Conosci altri metodi tradizionali per predire il sesso del nascituro? Scrivimi!


Sprout bambino, l’app che aiuta le neomamme

Sei appena diventata mamma e hai bisogno d’aiuto? Sprout bambino è l’App che fa per te!

Si tratta di una applicazione studiata proprio per seguire i neonati ed è disponibile per Apple. Puoi seguire le attività del tuo bambino attraverso varie funzioni: tracciatore di allattamento al seno, che ti permette di annotare ogni poppata e di seguirne i tempi attraverso un diagramma (in maniera simile funziona il tracciatore di allattamento al biberon, con latte materno o artificiale).

C’è poi il tracciatore dei cambi pannolino, con cui puoi registrare (e poi rivedere sotto forma di diagramma) ogni cambio di pannolino; il tracciatore del sonno, che ti da la possibilità di seguire l’andamento dei ritmi del sonno di tuo figlio attraverso un grafico; il tracciatore di cibo solido, che puoi utilizzare quando inizia lo svezzamento.

Particolare poi il tracciatore delle vaccinazioni, grazie al quale puoi annotare le varie vaccinazioni effettuate e, infine, abbiamo il tracciatore di crescita, che registra altezza, peso e dimensioni della testa del tuo piccolo nel corso del tempo e confronta i dati con quelli della World Health Organization.

Molto interessanti, inoltre, sono la funzione «Bambini multipli», che ti permette di seguire i gemelli o anche altri figli, e la modalità condivisione, grazie alla quale puoi sincronizzare le informazioni su altri dispositivi e condividerle, quindi, con il tuo partner.

Puoi anche scegliere se condividere su Facebook i momenti più belli vissuti dal piccolo e visualizzarli poi in formato e-book.

Hai letto le «Le 5 migliori App per seguire la gravidanza sullo smartphone»? No? E cosa aspetti? :)


Test di gravidanza, come funziona e quando farlo

Le mestruazioni non sono arrivate. I segni di gravidanza ci sono. Ma come fai ad avere la certezza di essere incinta? La risposta è semplice: devi effettuare un test di gravidanza.

Che cos’è il test di gravidanza?

Il test di gravidanza (hai letto il post «I 5 segni per riconoscere una gravidanza»?) è un esame che va a ricercare, nelle urine o nel sangue, la presenza della gonadotropina corionica umana o Beta-HCG, comunemente chiamata «ormone della gravidanza». Questo ormone, infatti, viene riscontrato solo durante la gravidanza, viene prodotto precocemente dall’embrione e aumenta molto velocemente (per la precisione, raddoppia ogni 2 giorni).

Il test di gravidanza sulle urine

Il test sulle urine può essere effettuato da tutte le donne che sospettano di essere in dolce attesa, comodamente a casa propria. Si può acquistare in farmacia o nei supermercati e ha un’affidabilità abbastanza elevata. Eseguire il test è semplice: basta tenere lo stick sotto il flusso di urina per pochi secondi, oppure immergerlo in una piccola quantità di urina raccolta in un contenitore sterile e attendere qualche minuto per il risultato. Se si sceglie un test classico, in caso di risultato positivo, appariranno due linee. Se, invece, si preferisce un test digitale, apparirà sul display la scritta «incinta», seguita dal numero delle settimane, o «non incinta», a seconda che il risultato sia positivo o negativo.

Il test di gravidanza sul sangue

Il test sul sangue viene effettuato in laboratorio. Basta un piccolo prelievo e la donna saprà con una certezza pari al 100% se presto diventerà mamma. L’ormone che viene ricercato è sempre la Beta-HCG, ma in questo caso ne viene calcolata anche la quantità presente nel sangue; in base alla quantità, poi, viene stabilito il numero delle settimane di gravidanza.

Quando effettuare il test di gravidanza?

Il test, sia sulle urine che sul sangue, può essere eseguito già al primo giorno di ritardo, o addirittura qualche giorno prima della data in cui è atteso il ciclo.

E tu? Raccontami la tua esperienza! E se vuoi scrivermi fallo a lina@pancecoccole.it


I 5 segni per riconoscere una gravidanza

Ho un ritardo, sono incinta? Quante di voi si pongono questa domanda quando le mestruazioni non arrivano?

Un ritardo, però, non sempre significa gravidanza. Molte donne, ad esempio, hanno cicli mestruali irregolari, e quindi il ritardo è per loro una  cosa assolutamente normale. Viceversa, può capitare che, nei giorni in cui si attendono le mestruazioni, si verifichino delle piccole perdite di sangue (spotting) che vengono scambiate per un normale ciclo ma in realtà sono dovute al processo di impianto dell’embrione. Come si fa, quindi, a capire di essere in dolce attesa?

Nelle prime fasi della gravidanza si manifestano dei segni che, associati tra loro, fanno capire alla donna di essere incinta. Impariamo insieme a riconoscerli. (E se vuoi imparare a calcolare le settimane di gravidanza ti spiego un metodo sicuro!).

I 5 segni più importanti di gravidanza

  • AMENORREA

L’amenorrea, cioè l’assenza del ciclo mestruale, è il segno più importante.

Quando si instaura una gravidanza, infatti, l’endometrio, cioè il rivestimento interno dell’utero, non si sfalda dando luogo alle mestruazioni, ma si «prepara» ad accogliere l’embrione grazie all’azione di un ormone molto importante, il progesterone.

Dobbiamo tenere presente, però, che l’amenorrea indica solo la probabilità ma non dà la certezza che la donna sia incinta, specie se si tratta di donne con cicli irregolari; per cui è bene fare attenzione anche ad altri segni e, nel caso, effettuare un test di gravidanza.

  • NAUSEA E VOMITO

La nausea e il vomito sono disturbi molto frequenti in gravidanza. Si manifestano molto precocemente, già verso la 5-6 settimana e scompaiono spontaneamente alla fine del primo trimestre (dopo la 12 settimana). Si presentano generalmente al mattino, e se sono di intensità ridotta, non causano problemi e non richiedono alcun trattamento. L’unico rimedio efficace che si può adottare è consumare piccoli spuntini nel corso della giornata e preferire cibi secchi, come i cracker.

Se il vomito persiste e non permette né di mangiare né di bere, allora è il caso di rivolgersi al medico perché si tratta di una condizione non più fisiologica, ma patologica.

  • POLLACHIURIA 

Con questo termine viene indicata l’emissione molto frequente di piccole quantità di urina nell’arco della giornata. Questo accade perché l’utero, aumentando di volume, va a comprimere la vescica, scatenando quindi il bisogno di andare ad urinare molto spesso.

  • TENSIONE MAMMARIA

La tensione mammaria viene avvertita dalla donna molto precocemente. Il seno si presenta gonfio e turgido, spesso con dolore ai capezzoli, una sensazione molto simile a quella che si manifesta normalmente in fase premestruale. Ciò è dovuto all’azione degli ormoni, estrogeni e progesterone in particolare, che, nell’arco dei nove mesi della gravidanza, hanno il compito di preparare la mammella all’allattamento.

  • GONFIORE ADDOMINALE

Il gonfiore addominale è anch’esso molto comune nelle prime settimane. L’intestino, a causa dell’aumento di progesterone, perde di tono e di conseguenza si ha un accumulo di gas nella pancia. Molto spesso capita anche di avvertire doloretti alla schiena e una sensazione di peso al basso ventre, sintomi tipici della sindrome premestruale ma che in realtà sono ascrivibili alla gravidanza.

E tu? Come hai scoperto di essere incinta? Raccontamelo!


CineMama, il tuo pancione protagonista di un film

Hai appena scoperto che diventerai mamma e ti piacerebbe vedere come cresce il tuo pancione? CineMama è l’App che fa per te!

Questa simpatica applicazione, disponibile per iOS e Android, ti permette di scattare le foto alla tua pancia settimana per settimana (dai un’occhiata anche a BabyPics, il photoeditor per neogenitori e per quelli in procinto di diventarlo). Basta mettersi nella posizione suggerita dalla sagoma che compare sul photoeditor della App, rigorosamente a pancia scoperta, e scattare una foto ogni sette giorni. Alla fine, CineMama creerà un «film» che documenterà i cambiamenti del pancione nel corso dei nove mesi. È possibile personalizzare il filmato con titoli e una colonna sonora e condividerlo (se si vuole) sulla propria pagina web CineMama.

Oltre a questa funzione, l’App contiene video informativi sulla crescita del bambino per ogni mese di gestazione, un grafico che tiene traccia dell’aumento di peso della mamma (così ti aiuta a non ingrassare troppo!) e un diario, dove poter annotare ricordi e momenti importanti. Utilizzare CineMama è molto semplice: basta accedere tramite Facebook o un indirizzo e-mail e cominciare a scattare. Più scatti, più bello risulterà il film della tua gravidanza!

 


Come calcolare la data presunta del parto

Quando nascerà il bambino? Questa domanda è tra le più frequenti quando una donna scopre di essere in dolce attesa.

Sapere in che mese avverrà il parto aiuterà la futura mamma a prepararsi ai cambiamenti che l’arrivo di un bambino comporta, sia da un punto di vista psicologico che organizzativo. Ci sarà infatti, da preparare il corredino e la stanza per il piccolo, comprare la culla, il fasciatoio, la carrozzina, tutte cose che richiedono del tempo.

La durata della gravidanza, contando a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione, è di 40 settimane (hai letto il post su «Il calcolo delle settimane di gravidanza»?) che corrispondono a circa 9 mesi. La data che corrisponde alla 40esima settimana viene definita data presunta del parto (DPP) perché è appunto il momento in cui dovrebbe avvenire il parto.

Ricordate però che non si tratta di una data stabilita, ma presunta, ovvero indicativa, quindi non vi aspettate di partorire quel preciso giorno. Il bambino potrebbe nascere qualche giorno (o addirittura qualche settimana) prima o dopo rispetto alla data presunta del parto.

 Come calcolare la data presunta del parto?

Un metodo facile e veloce per calcolare la DPP è la regola di Naegele. Come si applica? Basta aggiungere alla data dell'ultima mestruazione 7 giorni e sottrarre 3 mesi.

Esempio: il 18 agosto è il primo giorno dell'ultima mestruazione. Aggiungendo 7 giorni avremo 25,   sottraendo 3 mesi avremo maggio. La DPP sarà il 25 maggio dell'anno successivo.

In alternativa, ci affidiamo sempre al regolo ostetrico, che ci indicherà con precisione la DPP sempre partendo dalla data dell'ultima mestruazione.


Le 5 migliori App per seguire la gravidanza sullo smartphone

Per le mamme hi-tech, esistono delle App studiate proprio per seguire l’andamento della  gestazione.

Le informazioni che forniscono sono svariate, dalle settimane di gravidanza (io ti ho spiegato il mio metodo nel post: «Il calcolo delle settimane di gravidanza»), alla data presunta del parto, a consigli sull’alimentazione e sul peso. Ovviamente, queste app rappresentano solo un supporto per la gestante e non devono sostituire in nessun caso il parere e i consigli del ginecologo o dell’ostetrica.

Ecco le cinque migliori App per la gravidanza

Disponibile per Apple e Android, è l'app più famosa tra quelle esistenti per il monitoraggio della gravidanza. Possiede svariate funzioni:

  • spiega in maniera dettagliata cosa accade per ogni settimana;
  • calcola l’età gestazionale e la data presunta del parto;
  • mostra immagini del feto nei vari mesi;
  • ricorda quali esami effettuare nei tre trimestri;
  • fornisce immagini ecografiche in 3D e 4D;
  • dà consigli sull’alimentazione, sul peso corporeo e sullo shopping per mamma e bambino;
  • dà la possibilità di contare i calcetti e le contrazioni.

È gratuita, semplice da usare e ha anche una sezione dedicata alla fertilità, utile per le donne che stanno cercando di avere un bambino.

  • GRAVIDANZA SPROUT

Questa app è disponibile, sia per Apple che per Android, in due versioni: una base e una premium.

Sprout base è gratuita e ha le seguenti funzioni:

  • informazioni basate sulle linee guida SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia);
  • immagini dello sviluppo fetale nelle varie settimane a colori e in 3D;
  • opzione agenda, dove si possono annotare tutte le visite mediche;
  • il bagaglio del neonato, ossia un elenco di tutti gli oggetti utili per la cura del piccolo;
  • la borsa dell’ospedale, cioè una check-list di tutte le cose da portare in ospedale per la mamma, il neonato e il partner.

Sprout premium, invece, è a pagamento, possiede tutte le funzioni di Sprout base e in più:

  • La tabella del peso, che tiene traccia dell’aumento di peso nelle varie settimane;
  • Il conta calci;
  • Il timer delle contrazioni, che aiuta a monitorare numero e durata delle contrazioni.

  • LA MIA GRAVIDANZA

Disponibile e gratuita per Android, permette di:

  • Calcolare le settimane di gravidanza e la data presunta del parto;
  • Seguire la crescita del feto settimana per settimana con immagini e descrizioni;
  • Tenere traccia dell’aumento di peso mediante un grafico;
  • Seguire una corretta alimentazione;
  • Ricordare esami da fare e appuntamenti con il medico;
  • Misurare frequenza e durata delle contrazioni;
  • Scegliere i nomi più belli per il nascituro grazie al dizionario dei nomi.

  • MY OBSTETRICS 

Applicazione gratuita per Windows ma disponibile solo in inglese. La schermata iniziale (simile allo start di Windows) è costituita da diverse sezioni:

  • You, dove si possono inserire i dati riguardanti la mamma (U.M., altezza e peso), ottenendo così il calcolo delle settimane e della data presunta del parto;
  • You & Baby, dove è possibile sapere cosa accade alla mamma e al bambino nella settimana corrente di gravidanza;
  • BMI, dove viene calcolato l’indice di massa corporea;
  • Contacts, dove possono essere salvati tutti i contatti per le emergenze;
  • Reminders, che permette di ricordare le visite da effettuare e le medicine da assumere;
  • Trackers, dove è possibile tenere traccia del peso e della pressione sanguigna;
  • Complications, dove si trovano spiegazioni sulle complicanze più frequenti della gravidanza (aborto, emorragia, parto prematuro ecc);
  • Diagnostic, che ricorda quali esami vanno effettuati durante i tre trimestri.

  • GRAVIDANZA MIA

App gratuita, disponibile per Android e Windows, Gravidanza Mia dà la possibilità di

  • Calcolare le settimane e la data presunta del parto;
  • Avere informazioni dettagliate e foto dello sviluppo per ogni settimana di gestazione;
  • Conoscere (in senso probabilistico) il sesso del feto in base alla data dell’ultimo rapporto sessuale precedente al giorno del concepimento.